sabato 28 aprile 2007

Amedeo Tullio "Le Muse" di Filippo Liardo

L'eterno femminino immutabile sublimato, nella sua essenza più autentica, ha da sempre costituito un punto fermo di riferimento dei valori della femminilità come mistero, fascino e grazia non disgiunte da altre doti quali la sensibilità, la docilità e il candore, elevate a simbolo.
Nella nostra cultura, fin da età preistorica, la donna ha sempre avuto un ruolo ed una valenza di simbolo, come fonte di mistero della vita, in una celeberrima statuetta di età paleolitica(1), all'armonia ed alla politezza della Venere di Milo(2); dal misticismo delle Madonne Medievali (3),
all'emblematicità dello sguardo della Gioconda di Leonardo (4); dai lunghi colli dei volti femminili di Modigliani (5), ai particolari anatomici delle donne di Gurruso (6).

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